Da lontano vedere la vetrata
del terminal Ostiense fa un certo effetto, però al solo pensiero che per un suo
utilizzo siano passati "solo" ventidue anni mi si accappona la pelle, uno spreco indecente
che in altri paesi europei e non solo, avrebbe causato le dimissioni di
amministratori delegati, di ministri e di ben pensanti dello spreco. Menomale
che l'idea dell'imprenditore Oscar Farinetti e delle Coop è piaciuta, certo
come idea non è un granchè, ma è piaciuta.
Riuscire a spacciare un
ipermercato Coop con dei "ristoranti" come un luogo dell'arte
culinaria di eccellenza del made in Italy devo dire che sono stati
veramente bravi.
Appena
entrato devi capire come funziona e visto che all'ingresso trovi ad accoglierti
cesti e carrelli capisci che stai entrando in un luogo
dove, devi spendere dei soldi molti e subito: infatti trovi le promozioni come
negli ipermercati entro i primi 5 metri dall'ingresso in modo da cogliere il
tuo interesse, e continui a guardarti a destra e a sinistra, c'è un po' di
imbarazzo per riuscire a capire come funziona, è una multiutility del cibo , dove si può
trovare tutto appena si riesce a crearsi una mappa mentale del "supernegozio", certo non puoi osservare le
mappe o le indicazioni ai vari piani visto che mancano, certo potevano chiedere dei suggerimenti a chi ha progettato gli ipercoop.
E'
piacevole, e sicuramente invita all'acquisto, il livello delle merci è medio
alto sia per la qualità che per il livello dei prezzi, certo le merci e le
eccellenza hanno un target, principalmente il centro nord,inoltre ci sono dei
passaggi inaspettati, tra un pesto ed un ragù al fagiano salta fuori un libro o
delle saponette al miele, un ordine simile c'è solo al Gran Bazar ad Istanbul.
La
logica di funzionamento dei "ristoranti" la trovo sbagliata in quanto
richiede prima di trovarti un tavolo, poi vai alla cassa e ordini, la preparano
e la portano al tavolo. Un tavolino 60x60 con due sedie tristi con la gente che
passa a destra e a manca, se uno si dimentica di ordinare qualche cosa, o ha per
caso ancora fame, è finita vai col tango!! Un altro giro di
giostra, questo perchè non sono ristoranti ma delle "tavole calde di qualità",
formato piadineria riminese in salsa bagnet vert piemontese.
Sicuramente
carino , da visitare (come attrazione e poco più), se volete mangiare bene
andate altrove, almeno non vi sentirete dei polli in batteria da spennare.
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