domenica 30 giugno 2013

Grand Fooding Milano

Le Grand Fooding Milano tornerà a Milano i prossimi 2, 3 e 4 luglio per presentare CULTorama, 3 serate culinarie completamente cult.




Carbonara «fusione a freddo»
PAOLO PARISI
(Le Macchie)

Aligot all’antica
JEAN-FRANÇOIS FERRIÉ
(Laguiole)

Flaeskesteg
BERNARD CHESNEAU
(My Beautiful Kitchen, Copenhagen)

Summer burger
KRISTIN FREDERICK
(Le Camion qui Fume, Parigi)

Couscous Momo
MOHAMED OURAD
(Momo Restaurant, Londra)

Fiera dello scalogno di Romagna Igp

A Riolo Terme, iRomagna va in scena lo scalogno. Dal 19 al 22 luglio, infatti,  si terrà la tradizionale fiera dedicata a questo prodotto tipico.

Rassegna sui vini Müller Thurgau a Cembra, Trentino.

Dal 3 al 7 Luglio 2013 XXVI rassegna sui vini Müller Thurgau a Cembra, in provincia di Trento, presso il Palazzo Maffei. Inaugurazione mercoledì alle ore 18.30 presso piazza San rocco, e degustazioni aperte al pubblico presso Palazzo Maffei dalle ore 20.00 fino alle 22.30.





info:http://www.mostramullerthurgau.it/page1.html

Bocadillo de pescado, cioè panino di pesce fritto alla Pepe Carvallo.

Carvalho controllò le chiamate telefoniche di cui Biscuter aveva preso nota.
"Chi è questo Gálvez?"
"Mi ha detto che è giornalista, di avere avuto un sacco di guai con la polizia, di essere stato rapito da quelli dell'Eta per non so quali pasticci della Sofico. Vuole raccontarle tutta laverità sul canale di Panama.'
"Sul canale di Panama so già quanto basta."
"Ha detto che avrebbe richiamato."
"Se richiama gli dici di contattare l'ufficio degli oggetti smarriti del Psoe. E questo Federico III di Castiglia e Leon?"
"Un matto da legare, capo. Dice di essere il pretendente legittimo della corona di Castiglia e Leon e che gli estremisti lo vogliono sequestrare per spodestare il re Juan Carlos e mettere lui al suo posto. Ma non vuole perché è un repubblicano. Mi pare di aver scritto tutto proprio come me lo ha detto."
"A quanto pare stamane hanno svuotato i manicomi. Preparami qualcosa per colazione."
"Vuole che le scaldi le crepe di piedini di maiale e l'alioli avanzati da ieri?"
"Preferirei un panino di pesce fritto, freddo, con peperoni e melanzane. Il pane, al pomodoro."
Biscuter emise il suono di un motore a scoppio nel momento di imboccare la dirittura finale del Gran Premio di Montecarlo e andò di corsa in cucina. Carvalho gettò il notes in un angolo della scrivania un po' più sgombro dall'assortimento di articoli di cartoleria, la maggior parte obsoleti. Sapeva che tra quelle carte si trovava lo scontrino per ritirare due vestiti rimodernati da un sarto di Sarrià, ma cercarlo era un compito che lasciava per il 1984.
"Domani è un altro giorno."

MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN.  LA ROSA DI ALESSANDRIA.
FELTRINELLI EDITORE.
EDIZIONE 1999
.
INGREDIENTI: 


  •  Merluzzo  o coda di rospo oppure filetto di sogliola
  • 1 melanzana
  • 1 peperone verde
  • 1 focaccia
  • 1 pomodoro
  • maionese, sale, olio.

 PREPARAZIONE: 

Friggere gli avanzi  del pesce (al forno, lesso del giorno precedente, si tolgano la pelle e le spine) che precedentemente avete passato nella farina o nella pastella fatta con farina e uovo.
Lavare le melanzane e tagliarle a rondelle sottili. Lasciarle ricoperte di sale in uno scolapasta per un’ora affinché perdano l’amaro. Successivamente, infarinare, friggere e mettere da parte. A parte, tagliare a striscioline i peperoni friggerli a fuoco lento. Prendere una focaccina, tagliarla a metà e ungetela con un leggero velo di maionese.  Prendere i pomodori maturi tagliati a metà e sfregati sul pane dove lasciano i semi , l'acquetta e la polpa. Sistemare alternativamente uno strato di melanzane fritte, uno di peperoni fritti e uno di pesce e ripetere l’operazione. Coprire la focaccina con la parte superiore, pressare per far insaporire i diversi strati e mangiare.
Questo panino ricorda il tumbet di pesce delle Baleari.

mercoledì 26 giugno 2013

Ghiemistà, matecha maamra, tomates rellenos? No!! Pomodori alla romana ripieni di riso.

Generalmente se pensi ad un romano mentre mangia, la mente viaggia sino a trovare quella deliziosa immagine del grandissimo Alberto Sordi mentre mangia gli spaghetti nel celebre film “un americano a Roma”. Ma la cucina romana non è solo pasta, ma anche tante altre prelibatezze tra cui il riso, infatti con il riso vengono creati quella meraviglia e condensato di bontà che sono i supplì al telefono (se fatti bene), gli gnocchi alla romana con semolino di riso, riso e cicoria,  il risotto alle melanzane, il risotto di Shabbat tipico della comunità ebraica romana.

I pomodori al riso è una di quelle ricette “intermediterranee” perché esiste la versione romana, la versione greca (ghiemistà) riso con menta basilico e finocchietto selvatico, la versione marocchina (matecha maamra) con ripieno formato da riso o couscous , con  zucchine, cipolla, aglio, coriandolo e pistacchi, e poi guarnito con ancora altri pistacchi. La versione spagnola (Tomates rellenos) mette assieme la carne di pollo con il prosciutto serrano, il prezzemolo e riso o pangrattato.

Veniamo ai nostri pomodori alla romana ripieni di riso, con patate.







Difficoltà: bassa
Preparazione: 30 min
Cottura: 60 min

INGRDIENTI:


  • Pomodori tondi maturi tipo ramati (non quelli che vi spacciano per pomodori da riso che sono enormi, non hanno sapore e si sfaldano in cottura), i miei erano piccoli e ne ho usati  tre per  porzione
  • Riso "originario"o vialone nano,  2,5 cucchiai per  pomodoro
  • tantissimo basilico
  • Olio extra vergine di oliva
  • Sale


Per le patate

  • Patate, 1 a testa
  • 2 cucchiai d'olio
  • sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:

Lavare ed asciugare i pomodori, dopo di che tagliare via la calotta . Svuotare i pomodori dalla polpa interna incidendola prima lungo i bordi con un coltello, e scavando poi con un cucchiaio per estrarla, raccogliete in una ciotola il liquido che fuoriesce dai pomodori.
 




Cospargere con un po' di sale l'interno dei pomodori, capovolgerli su un vassoio e lasciare riposare in modo tale che perdano un po' d'acqua.Nel frattempo  aggiungete il sale, l'olio e mescolate bene.





Aggiungere a questo punto il riso alla salsa di pomodoro, aggiungete il basilico fresco spezzettato con le mani e mescolare, lasciare riposare per un paio di ore in frigo in modo tale che il riso inizi ad ammorbidirsi.






Disporre i pomodori svuotati in una teglia leggermente unta, lasciando un po' di spazio tra un pomodoro e l'altro.Farcire i pomodori con il composto, riempiendoli fino al margine, condire con un filo d'olio la superficie e richiuderli con la calottina tagliata all'inizio.





Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti, mettetele in una ciotola. 

Condite le patate il sale e massaggiatele con le mani, aggiungete il pepe e continuate a massaggiare, versate l’olio e fate saltare le patate in modo che tutta la superficie di ciascun pezzo risulti oleato, aggiungere le patate nella teglia dei pomodori andando a riempire i vuoti lasciati ad hoc.

Cuocere il tutto in forno a 200° per 50-60 minuti. Serviteli tiepidi.



VINI CONSIGLIATI:

Antiche Cantine Migliaccio Fieno Bianco
DEGUSTAZIONE
Vino dal colore paglierino chiaro e di componenti minerali complesse. Gradevole al gusto si presenta con notevole sentore salmastro, all’olfatto persistente odore di fieno, ginestra e frutta matura.
 ABBINAMENTO
Accompagna bene antipasti in genere, primi a base di pesce e crostacei, frutti di mare crudi e cotti, secondi di pesce con verdure. Idoneo anche al tutto pasto a base di pesce e verdure.

Temperatura di degustazione di 12 ° C.


CONTINI - Cabras  Vino Nieddera Rosato IGT
coltivato nella bassa valle del fiume Tirso da epoca remota, questo delicato rosato, fresco e vivace, trae le sue caratteristiche di pregio dalle favorevoli condizioni ambientali e da una particolare vinificazione con fermentazione del mosto a temperatura molto bassa.
Colore Rosato tenue, carminio con riflessi violacei  
Profumo Delicato e intenso, fruttato  Sapore Secco, vivace ma equilibrato  
Temperatura di servizio 8-10° C. 


martedì 25 giugno 2013

Pane e pomodoro o bruschetta al pomodoro?

Apologia I
PANE E POMODORO

  • pane
  • pomodori maturi otto
  • sale 

E indispensabile che tutti gli esseri e tutti i popoli saggi della terra capiscano che pane e pomodoro è un paesaggio fondamentale dell'alimentazione umana. Piatto peccaminoso per eccellenza perché comprende e semplifica il peccato rendendolo accessibile a chiunque. Piatto peccaminoso in quanto può significare

un'alternativa a tutto ciò che è trascendente, a tutto ciò che è pericolosamente trascendente, se diventa cultura della negazione. Non fate la guerra ma pane e pomodoro. Non votate per la destra ma mangiate pane e pomodoro. No alla NATO e sì al pane e pomodoro. Ovunque e sempre. Pane. Pomodoro. Olio. Sale.
E dopo l'amore, pane e pomodoro e un po' di salame.
Fette di pane casereccio, non molli ma, del giorno prima. Pomodori maturi tagliati a metà e sfregati sul pane dove lasciano i semi , l'acquetta e la polpa strappata alla pelle dalla ruvidità del pane.
Sale ben distribuito  deve essere umido.
Un filo d'olio. Prendere ogni fetta di pane con le dita dalla parte della crosta, stringerla e lasciarla poi andare in modo che l'olio si sparga liberamente.
MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN. RICETTE IMMORALI. FELTRINELLI EDITORE. EDIZIONE 1988. 


Apologia II

BRUSCHETTA AL POMODORO



INGREDIENTI PER 4 PERSONE

• 1 filone di pane compatto a lievitazione naturale
• 8 pomodori maturi
• 1 mazzetto di basilico
• 2 spicchi di aglio
• olio extravergine di oliva
• sale

Pulite e lavate i pomodori, asciugateli , tagliateli a metà, metteteli in un colapasta cosparsi di sale in modo che perdano l’acqua di vegetazione; lavate, asciugate il basilico e spezzettatelo grossolanamente a mano.

Unite in una ciotola i pomodori tagliati a dadini, il basilico, condite con 4 cucchiai di olio, salate a piacere, quindi mescolate per insaporire.

Dividete il pane a metà nel senso della lunghezza, tagliatelo a crostoni di un centimetro e mezzo, irrorate una faccia del pane con un goccio d’olio che spargerete su tutta la faccia in modo uniforme, ponete il pane su una leccarda ricoperta di carta da forno, accendete il grill, ed infornate nel livello intermedio  dopo un paio di minuti controllate se si è formata la “bruscatura” (la faccia del pane da abbrustolire è quella oleata perché l'olio non fa bruciare la mollica ma la rende dorata).
Una volta che il pane è ben colorito lo si estrae, e quando è ancora caldo, si stropiccia lo spicchio dell’aglio al quale avete tolto “l’anima” per renderlo più digeribile.
Versate in modo uniforme il condimento e servite.

 Nel mangiarlo adoperate le mani e non le posate, è molto più gustoso e ci fa ritornare indietro quando eravamo bambini.

A voi la scelta.

lunedì 24 giugno 2013

Eataly Roma .... che delusione!!!


Da lontano vedere la vetrata del terminal Ostiense fa un certo effetto, però al solo pensiero che per un suo utilizzo siano passati "solo" ventidue anni  mi si accappona la pelle, uno spreco indecente che in altri paesi europei e non solo, avrebbe causato le dimissioni di amministratori delegati, di ministri e di ben pensanti dello spreco. Menomale che l'idea dell'imprenditore Oscar Farinetti e delle Coop è piaciuta, certo come idea non è un granchè, ma è piaciuta.

Riuscire a spacciare un ipermercato Coop con dei "ristoranti" come un luogo dell'arte culinaria di eccellenza del made in Italy devo dire che sono stati veramente bravi.
Appena entrato devi capire come funziona e visto che all'ingresso trovi ad accoglierti  cesti e  carrelli capisci che stai entrando in un luogo dove, devi spendere dei soldi molti e subito: infatti trovi le promozioni come negli ipermercati entro i primi 5 metri dall'ingresso in modo da cogliere il tuo interesse, e continui a guardarti a destra e a sinistra, c'è un po' di imbarazzo per riuscire a capire come funziona, è una multiutility del cibo , dove si può trovare tutto appena si riesce a crearsi una mappa mentale del  "supernegozio", certo non puoi osservare le mappe o le indicazioni ai vari piani visto che mancano, certo potevano chiedere dei suggerimenti a chi ha progettato gli ipercoop.
E' piacevole, e sicuramente invita all'acquisto, il livello delle merci è medio alto sia per la qualità che per il livello dei prezzi, certo le merci e le eccellenza hanno un target, principalmente il centro nord,inoltre ci sono dei passaggi inaspettati, tra un pesto ed un ragù al fagiano salta fuori un libro o delle saponette al miele, un ordine simile c'è solo al Gran Bazar ad Istanbul.
La logica di funzionamento dei "ristoranti" la trovo sbagliata in quanto richiede prima di trovarti un tavolo, poi vai alla cassa e ordini, la preparano e la portano al tavolo. Un tavolino 60x60 con due sedie tristi con la gente che passa a destra e a manca, se uno si dimentica di ordinare qualche cosa, o ha per caso ancora fame, è finita vai col tango!! Un altro giro di giostra, questo perchè non sono ristoranti ma delle "tavole calde di qualità", formato piadineria riminese in salsa bagnet vert piemontese.
Sicuramente carino , da visitare (come attrazione e poco più), se volete mangiare bene andate altrove, almeno non vi sentirete dei polli in batteria da spennare.

domenica 23 giugno 2013

Petali di rose brinati.









Difficoltà: bassa
Preparazione: 10 min
Cottura: riposo 10/12 ore

INGREDIENTI:





  • 1 rosa non trattata
  • 1 albume
  • 150 gr di zucchero semolato


PREPARAZIONE:

Scegliete una rosa del vostro giardino, con il pollice e l'indice afferrate i petali della rosa, con l'altra mano staccate il cuore della rosa. Controllate i petali e scegliete i più belli, pulite i petali da eventuali impurità.

Sbattete l'albume con una frusta dentro una coppetta. versate lo zucchero in un piatto piano.
Ricoprite la rosa con un sottile strato di albume (con un pennello da cucina) e poi passatelo nello zucchero granulato. 
Picchiarellate i petali in modo da far cadere l'eccesso di zucchero. Riponete tutti i petali così ottenuti in una leccarda da forno ricoperta di carta , senza sovrapporli  e lasciateli asciugare per circa 10/12 ore in un luogo caldo, in modo che i petali diventino rigidi.

Una volta asciutti, potete utilizzare i vostri petali brinati per decorare torte, gelati, creme,  macedonie, ecc…

sabato 22 giugno 2013

Come separare il tuorlo dall'albume?

Il YOLKR  separa i tuorli dai bianchi in modo rapido, semplice e pulito. 



Wow

Biscuter’s eggs Benedict ossia le uova alla Benedict di Biscuter

Il modo ideale per iniziare il weekend: sicuramente un bel brunch domenicale a base di uova alla Benedict. Si tratta principalmente di uova in camicia servite con muffin inglesi, prosciutto e salsa olandese. Il piatto è semplice ma attenzione che gli ingredienti siano di qualità.
Biscuter’s eggs Benedict recipe è una variante alla classica ricetta con l’introduzione del pancarrè al posto del muffing, dello speck al posto del prosciutto, di una spolverata di noce moscata e del roux bianco.








Difficoltà: bassa
Preparazione: 10 min
Cottura: 15 min

INGREDIENTI:


  • 1 muffin inglese o 1 fetta di pancarrè
  • 1 uovo ( di galline biologiche allevata a terra)
  • 2 fette di speck (bollino rosso e scritta SüdTirol. Per provare l'autentico speck è meglio assicurarsi che si tratti del vero Igp, controllato e garantito dal Consorzio Speck Alto Adige) o jamon serrano (Carrasco o Joselito)
  • 4 cucchiai di aceto di vino bianco

 (salsa olandese)

  • 1 tuorlo ( di galline biologiche allevata a terra)
  • 35 gr di burro
  • 35 gr di farina
  • ½ cucchiaino di succo di limone
  • sale, pepe e noce moscata










PREPARAZIONE:
Partiamo con la preparazione delle uova in camicia : prendete un tegame o pentolino profondo versatevi l’acqua e portatela ad ebollizione. Quando inizia a bollire, abbassate la fiamma e aggiungete all'acqua l'aceto.
















Prendete l'uovo rompetelo e versatelo all'interno di una tazza; senza romperlo, prendete un cucchiaio e fate girare l'acqua formando una specie di vortice.
L'uovo versatelo al suo interno aiutandosi con la schiumarola per tenerlo raggruppato, 
cuocete per 3 minuti circa (anche qualche minuto in più secondo i gusti). 














Trascorsi i  minuti di cottura, togliete l'uovo dalla cottura aiutandovi con una schiumarola e asciugate il tutto con un panno di carta da cucina.















Procedete quindi con la preparazione della salsa olandese: sbattete il tuorlo con una frusta da cucina , preparate il roux bianco, ottenuto cuocendo la farina nel burro per pochi istanti padella antiaderente ( ho preferito il roux al posto del burro, perchè così la salsa ha il 25% delle calorie in meno e risulta più densa),
 aggiungete poco alla volta il roux bianco, finché non avrete formato un composto omogeneo. Aggiungete quindi il succo di limone, il sale, il pepe e la noce moscata,  
sbattete nuovamente energicamente. Mettete a riposare la salsa.
Prendete ora il pancarrè, mettetelo a tostare su entrambi i lati. Disponete le fette di speck prendete una tazza o un bicchiere delle dimensioni della fetta di pane
 e con un coltellino cercate di ritagliare il pane in modo circolare.
Disponete al centro del piatto il pane tostato con sopra lo speck e ponetevi sopra l’uovo in camicia. Infine versate la salsa olandese. Servite ben caldo.



Potete completare il vostro brunch , per gli amanti dei sapori forti, con del pecorino di fossa e miele di corbezzolo che  ne esalta il gusto è ottimo anche accompagnato dalla composta di frutta chiamata 'savor', una preparazione a base di mosto di uva cotto con vari tipi di frutta sia fresca che secca.

Bon appetit!



VINO CONSIGLIATO:

SAN DONATINO, CHIANTI CLASSICO POGGIO AI MORI 2008
Colore: colore rosso rubino intenso tendente al violaceo
Profumo: netto, note di frutta matura, leggermente speziato
Sapore: Equilibrato, gustoso, tannico, pieno e persistente.
Ideale con: Primi piatti pasta, pizza







Vigna'ngenaCAPICHERA - Vigna'ngena 2011
La parola Vigna 'ngena in dialetto Gallurese significa "vigna altrui o straniera". 
Colore: giallo paglierino con riflessi verdolini, limpidissimo
Olfatto: evoca profumi intensi, floreali, di fiori d'arancio, iris, ginestra, biancospino e fruttati di mela gialla con gradevoli note minerali
Gusto: fresco, vivo, con polpa piena e fragrante, si chiude con un bel finale fruttato e persistente pienezza