Malloreddos alla ricotta
E’ un piatto estremamente semplice da preparare, e allo
stesso tempo molto buono, a patto che gli ingredienti siano di alta qualità, a
partire dalla ricotta di pecora freschissima e anche la pasta ha un ruolo
fondamentale.
Innanzitutto partiamo dal nome “malloreddos” detto alla
nuorese o malloreddus detto alla campidanese, altrimenti conosciuti come “gnocchetti sardi”, sono la più nota tra le
paste tipiche dell’isola, conosciuti ed apprezzati in tutta Italia e non solo.
L’etimologia deriva dalla parola malloru o mallore che in campidanese significa
toro, per cui malloreddos è il diminutivo plurale e significa vitellini, forse
per la forma panciuta della pasta, cosa che viene confermata dal nome cicciones in logudorese che significa ciccioni.
Preparazione della pasta
I malloreddos sono confezionati a mano, con semola di grano
duro e acqua tiepida salata, a cui si aggiunge, a piacere, un pizzico di
zafferano in polvere; si versa la semola nella spianatoia si forma la fontana e si forma la buca centrale nella quale verseremo l'acqua ed un pizzico di sale, e si inizia ad impastare; ottenuto l’impasto liscio e compatto, con il palmo della
mano si forma un cordino grosso come la punta del dito mignolo; con un coltello
si tagliano tanti tocchi, lunghi 1 cm circa; poi facendo pressione con il
pollice sul fondo de “ si chiliru” un setaccio grosso per la farina, in mancanza di tale strumento si può usare l'assicella: basta farli scivolare lungo l'apposito attrezzo di legno, avranno scanalature più fitte, ma meno profonde, si formano come
delle conchiglie rugose.
Se non si ha il tempo di confezionare tale pasta fresca si
può comprare quella secca disponibile di vari pastifici industriali.
I malloreddos alla ricotta è un piatto povero, tipico della
tradizione pastorale sarda, la pasta si confezionava direttamente negli ovili.
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di malloreddos
300 gr di ricotta
Sale, pepe nero se piace.
Acqua calda di cottura o Burro 50 gr fuso
Preparazione
In una terrina versate la ricotta ed aggiungete 5/6 cucchiai
di acqua di cottura (la schiuma è più ricca di amido) e stemperate la ricotta
sino a renderne un salsa cremosa.
Scolate la pasta con pochissima acqua di cottura; Mantecare la pasta e
servire.
Opzioni
Al posto dell’acqua si può usare il burro fuso o un fil d’olio
d’oliva, ma il composto si appesantisce di calorie.
Si può profumare il piatto aggiungendo alla fine un pizzico
di pepe, ma non a tutti piace.
Vini consigliati:
Nuragus di Cagliari D.O.C.
Nuragus di Cagliari D.O.C. è un vino
bianco a Denominazione di Origine Controllata ottenuto da uve Nuragus.
Vino di colore paglierino tenue, dal profumo fruttato e gradevole. Al palato si
presenta secco, sapido, armonico e leggermente acidulo e di ottima beva. Ottimo
come aperitivo trova la sua giusta collocazione a tutto pasto, preferendo i
piatti di pesce e i frutti di mare. Servire alla temperatura di 8-10 °C.